CORSO PER SALDATURA INDUSTRIALE

In virtù di un accordo sottoscritto tra le parti a dicembre dello scorso anno, e grazie anche all’interessamento di Galdus Lodi, nasce oggi il corso di formazione per imparare le tecniche alla base dell’arte della saldatura industriale.

Finanziato da Regione sulla base di fondi Pnrr il corso, che si rivolge a disoccupati tra i 16 e 65 anni, sarà completamente gratuito, e prenderà il via lunedì 16 con già 6 partecipanti.

80 le ore di parte pratica da svolgersi presso lo Studio Zaneboni Srl a San Colombano al Lambro, 40 quelle di teoria erogate alla sede Unione Artigiani di via Lago Maggiore, dove ieri si è svolta la conferenza stampa di presentazione del corso. «Siamo molto felici di presentare oggi questo progetto di formazione che non solo ha il vantaggio di dare un lavoro a chi non è occupato, ma incontra anche le esigenze delle aziende sempre alla ricerca di figure professionali come quelle dei saldatori» ha detto il segretario Unione Artigiani Mauro Sangalli.

Che i saldatori siano merce rara lo ha confermato anche Giovanni Accettulli, amministratore delegato Utengas Industrie Srl: «Il saldatore è un professionista spesso snobbato ma che riveste una cruciale importanza nella nostra economia. Quando a dicembre abbiamo avviato la collaborazione con l’Unione Artigiani ci eravamo prefissati l’obiettivo di portare qualcosa di concreto sul territorio entro 12 mesi. Ce l’abbiamo fatta con largo anticipo». Alla conferenza stampa, svoltasi alla sede Unione Artigiani di via Lago Maggiore, presente anche Andrea Vigentini, coordinatore della sede Galdus di Lodi: «Il corso è finanziato dal progetto Gol. La sua frequentazione permette di ottenere attestati di abilità e competenze valide a livello nazionale con relativi patentini e certificati. Possibili sbocchi occupazionali si potranno trovare in aziende metalmeccaniche e metallurgiche». Già alcune di esse hanno mostrato interesse verso i futuri saldatori che completeranno il corso. Oltre ai 6 che lo inizieranno lunedì 16, altre 3 persone sono già pronte ad aderire al progetto, per cui già da ora si pensa ad una seconda edizione. (fonte Il Cittadino di Lodi)