Seguendo l'antica regola dei monaci benedettini “ora et labora” 150 ragazzi e ragazze del Grest di San Fereolo ieri pomeriggio si sono dedicati alla riscoperta degli antichi mestieri. Nello spazio antistante alla chiesa di Robadello, in via Salvemini, l'Unione Artigiani ha proposto ai giovani, grazie alla collaborazione del parroco don Elia Croce e del coadiutore don Stefano Cantoni, un inizio di settimana alternativo per approfondire i segreti che si celano dietro la professione del ceramista, dell'acconciatore, del falegname, della restauratrice e della pelletteria. Per indottrinare ragazzi e ragazze alle varie mansioni sono state chiamate le realtà della Ceramica Artistica Lodigiana, della Falegnameria Moroni, e poi Simona Piolini, Carlo Curioni e Livio Regnante Colautti. «Il tradizionale appuntamento Grest-Artigiani “ora et labora” ha come scopo quello di realizzare un momento formativo per mostrare ai giovani i mestieri artigiani che continuano nel tempo ad evolversi - spiega il segretario generale dell'Unione Artigiani Mauro Sangalli -. Mestieri che sono esempio di quell'artigianato che rappresenta un patrimonio della nostra comunità locale. Il progetto vuole rendere noto come l'artigianato sia in grado di unire il lavoro manuale con qualcosa di spirituale: una regola anche alla base del motto benedettino ora et labora, prega e lavora». Soddisfatti anche don Elia con don Stefano: «Gli artigiani hanno mostrato ai bambini il proprio lavoro, raccontando come è cambiato nel corso degli anni, invitando gli stessi bambini a mettersi alla prova, testando la loro personale creatività. Un grazie ad Unione Artigiani che anche quest'anno ha voluto riproporre questa bella iniziativa». (fonte IL CITTADINO di Lodi)
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