Quando noi di CASARTIGIANI affermiamo che “L’ARTIGIANATO è ARTE” intendiamo avvalorare il fatto che la produzione artigiana non si limita alla realizzazione di un manufatto, ma percepiamo un valore aggiunto capace di donare emozioni.
Il Presidente Giacomo Basso, nella giornata di celebrazione della creatività ed eccellenza delle opere dell’ingegno e dei prodotti italiani, sottolinea quanto il made in Italy “rappresenti un brand ad elevatissima reputazione che necessita di essere quanto più possibile veicolato, manutenuto e protetto da tutte le imitazioni. E’ necessario cogliere il suo “legame intimo” con i territori dove si tramanda e si realizza con grande attenzione alla sostenibilità e responsabilità delle produzioni”.
E proprio per questo forte legame identitario il sistema IG di riconoscimento europeo delle indicazioni di origine geografica per i prodotti artigianali porterà importanti benefici e opportunità finalizzati soprattutto ad incentivare la produzione di eccellenza territoriale, stimolare lo sviluppo economico regionale, fornire ai consumatori informazioni più precise sull’autenticità dei prodotti. Riteniamo fondamentale che tutti i soggetti a vario titolo interessati, si adoperino per assicurare una piena operatività del nuovo strumento dal 1 dicembre 2025, adottando le norme di trasposizione necessarie per integrare la disciplina nel nostro sistema giuridico
Concetti questi ripresi anche dal Portavoce di CASARTIGIANI, Mauro Sangalli , intervenuto oggi alla giornata del Made in Italy organizzata dal Ministero delle imprese e del made in Italy in collaborazione con le Confederazioni dell’artigianato e della Piccola e media impresa incentrato su: “Ruolo delle indicazioni geografiche per i prodotti artigianali ed industriali”.
L’artigianato e il Made in Italy rappresentano non solo un patrimonio da preservare, ma anche un orizzonte di innovazione e crescita sostenibile verso cui dirigerci con determinazione, anche per attrarre sempre più i giovani verso il settore. Questo nuovo regolamento Ue consentirà dal 1 dicembre 2025 di registrare le indicazioni geografiche anche dei prodotti artigianali e industriali, così come quelle dei beni alimentari, aggiungendoli a un percorso di contrasto all’italian sounding e di relativa protezione. Il Dipartimento Mercato e Tutela del Mimit ha già mappato oltre numerosi prodotti che potrebbero essere potenzialmente registrati: dal tessile all’abbigliamento, passando per le calzature, la ceramica, il vetro, l’oreficeria e il legno”.
Un imponente lavoro, ha aggiunto Sangalli, dovrà essere poi dedicato al tema dei giovani, a come costruire un percorso che li introduca al mondo della produzione manifatturiera sia come lavoratori dipendenti che come potenziali imprenditori.
“Dobbiamo far riscoprire ai nostri ragazzi la “magia delle mani” ma ancor di più la magia della mente. Le mani creano ciò che la mente rielabora dal contesto che ci circonda. I giovani rappresentano il nostro più grande patrimonio, dobbiamo investire su di loro per il presente e il futuro dell’artigianato, del nostro Made in Italy, e di tutto il Paese”.
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